Puccio Calzature

Chi siamo

All’inizio del Novecento la nostra era una clientela di nobiltà e alta borgesia, abbiamo realizzato calzature per Alida Valli, Sofia Loren e la cantante Tonina Torielli. Oggi come allora il lusso risiede nell’unicità della produzione artigianale.

A Torino nacque l'Oscar della Calzatura​

1965. Il trofeo dell'Accademia Internazionale della Calzatura è ancora il nostro orgoglio.

Nel 1956 l’Accademia della Calzatura organizzò una prima Rassegna di modelli di Alta Moda, allestita in via Roma a Torino. Cinque anni dopo, nel 1961, sempre a Torino nacque il Salone della Calzatura e Pelletteria, abbinato al Samia (manifestazione nata su iniziativa di Vladimiro Rossini per la promozione del tessile e dell’abbigliamento nel luglio 1954 e proseguita per 15 anni).

Così ne parlava all’epoca il quotidiano La Stampa:

“L’originale manifestazione, che non ha precedenti in Italia, non soltanto vuol rendere omaggio alla capitale subalpina in occasione delle celebrazioni centenarie dell’Unità d’Italia, inserendosi nel calendario ufficiale di «Italia 61», ma ne riconosce il prestigio nel campo della moda in genere e in quello particolare della calzatura. Con Firenze e Milano, Torino figura tra i centri ai quali si rivolge la maggior parte degli acquirenti stranieri più qualificati, cui spesso interessano non soltanto i nostri prodotti, ma anche le idee nuove, la « linea », i modelli che rispondono sempre alla più felice vena creativa.”

[La Stampa, 15 Luglio 1961]

A Torino nacque l'Oscar della Calzatura

Per venticinque anni a Torino l’Accademia della Calzatura fondata da Puccio premiò l’eccellenza della scarpa artigianale.

In concomitanza col Salone, l’Accademia diede il via ad un’iniziativa destinata a durare per venticinque anni e della quale oggi si è quasi persa traccia: l’assegnazione degli Oscar della Calzatura. 

Si trattava di un riconoscimento attribuito annualmente ai produttori a ai designer che si distinguevano in varie categorie: calzatura elegante da uomo o da donna, calzatura protagonista nell’esportazione, creazioni dedicate ai bambini, ai giovani, allo sport o al tempo libero. E poi c’erano i premi dedicati ai designer ed alla loro “fantasia creativa”.

Così ne parlava all’epoca il quotidiano La Stampa:

Dal 1961 iniziò il decennio d’oro dell’Oscar, che premiò i calzaturifici ed i designers più quotati. La cerimonia di premiazione vide sfilare i nomi più famosi di quegli anni; per citarne alcuni: Aldo SacchettiSalvatore DeodatoOtello BertoccoLuciano BrancaglionGiuliano Gobbi, Imbrico, Mauro Nebuloni
 
Degli artigiani e dei calzaturifici premiati, la maggior parte purtroppo non esiste più. In particolare sono scomparsi i nomi allora famosi della SS33, come i Fratelli NebuloniCastea o il calzaturificio Titano e quelli di Vigevano come Aldrovandi o Erco.
Una storia fatta di persone
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Mafalda Nazio

Proprietaria

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Agostino Puccio

Fondatore